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Birre e viaggi: Olanda

Quando si pensa allOlanda, le prime immagini che affiorano nella mente potrebbero essere legate ai tulipani, ai mulini a vento o alle affascinanti strade di Amsterdam con i suoi canali. Ma c’è un altro aspetto di questo paese che merita altrettanto attenzione: la birra. Sì, l’Olanda ha una tradizione birraria secolare che, pur non essendo sempre in primo piano rispetto a quella di altri paesi europei come il Belgio o la Germania, ha giocato un ruolo significativo nella storia della birra e continua a farlo con stili unici e sorprendenti.

La storia birraria dei Paesi Bassi

L’Olanda, o Paesi Bassi se vogliamo essere precisi, ha un lungo e affascinante rapporto con la birra, che risale a tempi antichissimi. Già nel Medioevo, la birra era una bevanda fondamentale per gli olandesi, non solo per il suo sapore, ma anche per motivi pratici: l’acqua potabile non era sempre sicura e la fermentazione della birra aiutava a renderla una scelta più sicura. Le città costiere, come Amsterdam, divennero presto importanti centri di produzione e commercio birrario, grazie alla loro posizione strategica che permetteva di esportare birra in tutta Europa. Durante questo periodo, l’Olanda si specializzò nella produzione di birre a bassa fermentazione, molto simili a quelle che ancora oggi conosciamo come lager. Tuttavia, la vera svolta per la birra olandese arrivò nel XIX secolo con l’introduzione di tecnologie moderne che permisero una produzione più efficiente e una qualità superiore.

Stili birrari olandesi

Parlando di birre olandesi, la diversità degli stili oggi prodotti è impressionante. Sebbene il paese non sia famoso per un singolo stile specifico come lo sono il Belgio con le sue abbaziali o la Germania con le sue pilsner, gli olandesi hanno abbracciato la sperimentazione, mescolando tradizione e innovazione. Uno degli stili più iconici del panorama olandese è senza dubbio la Tripel. Questa birra ad alta fermentazione  è caratterizzata da un elevato tenore alcolico, che può raggiungere anche i 9-10 gradi, ma non farti spaventare dai numeri: una tripel ben fatta ti colpirà per il suo equilibrio tra dolcezza e note amare, con un profilo aromatico ricco di spezie, frutta secca e talvolta sentori floreali. La Tripel è una birra che sa affascinare: forte, ma allo stesso tempo incredibilmente bevibile, è perfetta per chi cerca una birra che abbia qualcosa da raccontare ad ogni sorso.

Ma se pensi che una tripel sia una sfida per il palato, allora non hai ancora provato la Quadrupel. Come suggerisce il nome, questa birra porta le cose a un livello superiore. Con un contenuto alcolico che può arrivare oltre il 12%, la quadrupel è una birra robusta e complessa, caratterizzata da un corpo pieno e un sapore avvolgente. Le sue note di caramello, frutta scura e cioccolato rendono ogni sorso un’esperienza da gustare con lentezza, magari davanti a un camino in una fredda serata invernale. E mentre la quadrupel può sembrare una birra “da meditazione”, è anche una di quelle bevande che ti invita a scoprire sempre nuovi dettagli ad ogni assaggio.

Per chi preferisce qualcosa di ancora più audace, l’Olanda non si tira indietro neanche quando si tratta di birre scure. Le Imperial Stout sono un’altra grande passione dei birrai olandesi, e non c’è da sorprendersi. Queste birre, caratterizzate da malti tostati, un amaro deciso e un profilo aromatico ricco di caffè, cioccolato fondente e a volte una leggera affumicatura, sono l’ideale per chi ama i sapori intensi e forti. Con il loro corpo denso e l’elevato grado alcolico, le Imperial Stout olandesi sono perfette per le lunghe serate in cui non c’è fretta di finire il bicchiere.

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