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Birrificio Jungle Juice: la rivoluzione nel cuore di Roma

Immaginate di passeggiare per le strade caotiche di Roma, con il Colosseo che fa capolino tra i palazzi, quando all’improvviso vi imbattete in un’oasi di luppolo e malto. No, non è un miraggio indotto dal caldo romano, è il Birrificio Jungle Juice, l’ultimo grido in fatto di birra artigianale che sta facendo girare la testa (e non solo per l’alcol) ai romani e ai turisti più hip.

Storia del Birrificio Jungle Juice

Nato nel lontano 2014, quando ancora pensavamo che il peggio fosse passato e non sapevamo cosa ci aspettava nel 2020, Jungle Juice ha fatto il grande salto nel 2016. Da semplice “beer-firm”  (che suona come una ditta di contabilità per bevitori incalliti) è diventato un vero e proprio birrificio, con tanto di macchinari luccicanti e soci che sembrano usciti da una sitcom sulla birra artigianale.

I fantastici quattro della birra

Umberto, il visionario appassionato che probabilmente sognava luppoli fin da bambino.

Marco e Claudio, i cervelli organizzativi che tengono a bada il caos creativo (e probabilmente Umberto).

Emanuele, il genio creativo che probabilmente si sveglia di notte gridando “Eureka! Ho trovato la ricetta perfetta!”.

Insieme, formano un team più affiatato dei Fantastici Quattro, solo che invece di combattere il crimine, combattono la sete… con stile!

Il laboratorio del birrificio

Nel cuore pulsante di Roma, in via del Mandrione (che suona come il luogo perfetto per un’avventura birraia), si trova il laboratorio dove la magia prende vita. Con un impianto da 14 ettolitri, che per i non addetti ai lavori è come dire “un sacco di birra”, questi moderni alchimisti trasformano acqua, malto, luppolo e lievito in oro liquido. Le birre di Jungle Juice sono un passaporto per il palato. Si va dall’America, con le loro creazioni “hop-forward” che ti fanno sentire come se stessi surfando su un’onda di luppolo, al Belgio, con birre che ti fanno esclamare “Ooh la la!” (ops, quello era francese). Ma non si fermano qui: con tecniche di brassaggio non convenzionali, ogni sorso è un’avventura inaspettata. Jungle Juice non scherza quando si parla di qualità. Le loro birre sono vive, non filtrate e non pastorizzate, praticamente le influencer del mondo della birra. E come ogni buon influencer, sono attentissime ai dettagli: dalla selezione delle materie prime al monitoraggio del processo produttivo, fino al rispetto maniacale dei tempi di fermentazione e maturazione. È come se ogni bottiglia avesse il suo personal trainer.

La tap room del birrificio Jungle Juice

Se pensate che bere una Jungle Juice sia come bere una qualsiasi altra birra, vi sbagliate di grosso. La loro tap room è come Disneyland per gli amanti della birra artigianale. Con 8 spine che cambiano più spesso dei trend su TikTok, c’è sempre qualcosa di nuovo da assaggiare. È come giocare alla roulette russa, ma invece di un proiettile, trovi delizia liquida in ogni “colpo”.

Consigli birre artigianali birrificio Jungle Juice

Birra Extra Life

Immaginate una Pale Ale così buona che vi fa guadagnare una vita extra come nei videogiochi. La Extra Life è la risposta di Jungle Juice a tutti quelli che pensavano che “gluten-free” e “buono” non potessero stare nella stessa frase. Con un mix di luppoli americani che suonano come una boy band (Talus, Citra, Mosaic), questa birra è più fresca di un’influencer appena uscita dall’estetista.

Birra Toda Joia

In collaborazione con MC 77 (no, non è un rapper, è un altro birrificio), Jungle Juice ha creato una Sour Ale che è praticamente una vacanza in Brasile in lattina. Con papaya e guava, è più esotica di un viaggio su Instagram e più rinfrescante di un tuffo in piscina vestiti dopo una giornata di 40 gradi a Roma.

In un mondo dove la “craft beer” è diventata più mainstream del caffè con la panna, Jungle Juice riesce ancora a sorprendere. È come se Indiana Jones si fosse dato alla birra invece che all’archeologia: ogni sorso è un’avventura, ogni lattina un tesoro da scoprire. Quindi, la prossima volta che vi troverete a Roma, fate come i romani: lasciate perdere la solita birretta industriale e tuffatevi nella giungla di sapori di Jungle Juice. Il vostro palato vi ringrazierà… e forse anche il vostro Instagram. E se non passate per Roma, beh sappiate che le birre del birrificio Jungle Juice si trovano anche online.