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Le birre americane – parte 1

Quando in ambito brassicolo si parla di America, spesso la prima birra che ci viene in mente è la IPA. In realtà la India Pale Ale non sarebbe propriamente americane, ma spesso questo stile viene associato oltre oceano perché essi ne sono dei grandi produttori.
Ignoriamo però che gli Stati Uniti contano diverse birre locali, senza ispirazione europea. Scopriamo insieme le birre Americane.


La Steam Beer o California Common risale al 1850 circa. Questa birra veniva realizzata utilizzando lieviti a bassa fermentazione ma che poi venivano lavorati ad alta temperatura, a causa della mancanza di tecniche di refrigeramento a ovest dell’America. Uno stile che ritornò in voga nel 1981 quando il birrificio di San Francisco, Anchor Brewing, iniziò a riproporlo registrandone il marchio (Anchor Steam Beer). Gli altri birrifici che producevano questo stile e che non potevano utilizzare il nome, la chiamarono California Common.
 
La Cream Ale viene realizzata utilizzando i lieviti delle Ale con però la tipologia di produzione delle Lager. Rispetto alla California Common, questa birra nacque con uno scopo preciso, ciò quello di contrastare le birre a bassa fermentazione. La cream ale è una birra dall’aspetto chiaro e pulito e dalla corposità leggera, ad oggi molto amate del proprio territorio.

La Wheat Beer americana è ben diversa e meno famosa rispetto alle sorelle tedesche e belghe. Questo stile oltre oceano non ha note di banana e chiodi di garofano, forse perché nella produzione viene utilizzata una quantità minore di frumento o forse per via delle fermentazioni differenti. Uno stile però non viene riconosciuto da tutti i birrifici americani, che continuano a chiamarle Weizen e Hefeweizen ad esempio.

Ti è piaciuto questo articolo? Allora non perderti la parte due, presto online. Continueremo a parlare di birre americane al 100%! Resta aggiornato per le novità in fatto di birre.